PROCEDURE





Ambienti di lavoro


Procedura sicurezza macchinari

Descrizione postazione di lavoro (collaudo)

collaudo


Descrizione Procedure
io lavoro al collaudo. quando arrivanno i forni li provo con il computer. se vanno bene li mando avanti. se non vanno bene li mando a riparare. Faccio il controllo statico e se ci sono graffi o botte allora lo mando a cambiare. dopo metto anche il libretto di garanzia e di strumentazione e aggiungo anche le manopole.


 USO DELLE MACCHINE UTENSILI



Presso l'Officina si utilizzano macchine utensili varie. La sicurezza circa il loro utilizzo dipende dallo stato in

cui esse si trovano, e dal modo in cui vengono utilizzate appunto.

A tal fine si danno le seguenti norme generali.

Occorre, a seconda della tipologia di lavoro che si deve effettuare, stabilire procedure ben precise,

concordate e discusse preventivamente con gli addetti delle quali devono essere informati con specifiche

disposizioni.

1 Le attività di MANUTENZIONE MECCANICA E MANUTENZIONE ELETTRICA sono vietate al

personale non autorizzato.

2

Il personale autorizzato agli interventi deve usare esclusivamente le attrezzature a disposizione e

gli utensili appropriati al lavoro da svolgere e previsti dal ciclo produttivo; la metodologia prevista

deve essere osservata scrupolosamente e con continuità.

3 Durante il lavoro si deve tenere una posizione corretta e comunque tale da non esporsi ad alcun

pericolo.

5 Il carico e lo scarico dei particolari dalle attrezzature di bloccaggio deve essere fatto a macchina

rigorosamente ferma.

6 Il prodotto in lavorazione deve essere sistemato in modo corretto negli appositi contenitori oppure

nelle aree di deposito previste, in modo razionale ed in equilibrio stabile.

7 TERMINATA l’attività il posto di lavoro deve essere lasciato pulito e in ordine; eventuali rifiuti di

ogni genere devono essere riposti negli appositi contenitori.

8 È vietato pulire, oliare o ingrassare a mano gli organi e gli elementi in moto delle macchine.

9 È vietato compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione, nonché

compiere operazioni di misura strumentale su macchine in moto

10

Nelle macchine utensili i trucioli o

gli sfridi non devono essere

asportati direttamente con le mani

ma devono essere utilizzati attrezzi

idonei quali uncini, palette, scopini,

ecc.

11 Nelle macchine utensili l’eventuale regolazione della posizione del getto di liquido refrigerante dovrà

essere effettuata ad utensili fermi.

12

E’ vietato l’accesso alle apparecchiature elettriche alle persone non autorizzate. Dopo ogni

intervento il personale autorizzato ha l’obbligo di chiudere lo sportello dell’apparecchiatura

elettrica. La chiave deve essere custodita da persone autorizzate e responsabili. ATTENZIONE! mai

lasciare la chiave nell’apparecchiatura elettrica.

13

E’ assolutamente vietato asportare, manomettere gli organi di comando delle macchine e le loro

protezioni contro gli azionamenti accidentali. Lo stesso vale per i ripari degli organi di trasmissione

e di lavoro. Ogni qual volta si riscontrano anomalie o manomissioni informare immediatamente il

proprioIndossare sempre i DPI adatti alle zone o alle lavorazioni specifiche,

come prescritto dalle norme oltre che da prudenza ed esperienza;

Fare attenzione a non azionare accidentalmente il pulsante o l’interruttore

di avviamento di alcuna macchina o utensile;

Limitare l’azionamento della macchina o dell’utensile al solo tempo

necessario a effettuare il lavoro richiesto;

Maneggiare gli utensili con cura;

Non abbandonare utensili in luoghi non sicuri, ove possono provocare un

infortunio per effetto di caduta, di perforazione o taglio, ecc.;

Non utilizzare utensili per scopi diversi da quelli per i quali sono destinati

in maniera specifica ed esclusiva;

Usare solo accessori e ricambi originali o comunque certificati e/o ben

sperimentati per la loro affidabilità, evitando accuratamente quelli

Indossare sempre i DPI adatti alle zone o alle lavorazioni specifiche,

come prescritto dalle norme oltre che da prudenza ed esperienza;

Fare attenzione a non azionare accidentalmente il pulsante o l’interruttore

di avviamento di alcuna macchina o utensile;

Limitare l’azionamento della macchina o dell’utensile al solo tempo

necessario a effettuare il lavoro richiesto;

Maneggiare gli utensili con cura;

Non abbandonare utensili in luoghi non sicuri, ove possono provocare un

infortunio per effetto di caduta, di perforazione o taglio, ecc.;

Non utilizzare utensili per scopi diversi da quelli per i quali sono destinati

in maniera specifica ed esclusiva;

Usare solo accessori e ricambi originali o comunque certificati e/o ben

sperimentati per la loro affidabilità, evitando accuratamente quelli

modificati in una qualunque loro parte

Mantenere sempre la massima vigilanza nel corso delle lavorazioni senza

abbandonarsi ad una confidenza eccessiva con l’utensile o la macchina,

anche se si ha una buona esperienza di lavoro;

Lavorare sempre in condizione di equilibrio stabile e dosando

accuratamente le proprie forze;

Se una lavorazione risulta (o anche solo sembra) particolarmente difficile

o gravosa, si prenda una pausa per riconsiderare l’approccio utilizzato e

una sua eventuale modifica, più sicura e meno faticosa;

Rimozione temporanea delle protezioni o dei ripari;

Le protezioni e i dispositivi di sicurezza delle macchine non devono essere

rimossi se non

per specifiche necessità di lavoro. In tal caso dovranno essere

immediatamente messe in atto le misure atte:


􀂾 a DOPO IL LAVORO

Controllare e pulire utensili e macchina (o dispositivo) in ogni sua parte;

Provvedere alle operazioni di manutenzione eventualmente richieste dalle

norme e dal Libretto di Uso e Manutenzione (oliare, ingrassare le parti e

verificare che non vi siano parti usurate o rotte);

Riporre sempre gli utensili nelle rispettive custodie;

Assicurarsi che le macchine che non s’intende utilizzare abbiano

l’interruttore dell’alimentazione elettrica regolarmente spento;

Dopo l’uso, i prodotti chimici devono essere riposti negli appositi armadi

ed eventuali loro tracce nell’area di lavoro vanno accuratamente pulite.


pericolo; PRIMA DELL’USO


Verificare:

􀂾 che le vie di corsa della gru siano sgombre e provare i

dispositivi di fine corsa e di frenatura, segnalando subito a chi

di competenza le eventuali deficienze riscontrate che il peso

del carico NON sorpassi uno dei valori di portata massima

indicati:

sulla gru;

sul gancio di sollevamento;

sulle brache di sollevamento, anche in relazione alla specifica

modalità di impiego (distese o variamente ripiegate, secondo

le indicazioni del costruttore indicate sull’etichetta).

􀂾 che il carico sia imbracato in maniera stabile;

􀂾 che le brache di sollevamento non presentino segni evidenti

di usura;

􀂾 che non siano presenti anomalie o difetti che possano

grossolanamente compromettere la sicurezza e/o

l’affidabilità d’uso dell’apparecchiatura;

􀂾 che il raggio di curvatura del gancio sia adeguato alla

larghezza dell’asola della braca;

􀂾 che sia efficiente il dispositivo di chiusura del gancio, ad

evitare lo sganciamento accidentale del carico;

􀂾 che siano funzionanti e operativi i dispositivi di protezione e di

sicurezza, come ad esempio quello di arresto di emergenza, i

freni e i dispositivi di finecorsa di emergenza o il segnalatore

acustico.

 TORNIO

VERIFICHE E BUONA PRASSI

Siano presenti gli schermi di protezione

Siano efficienti i dispositivi di interblocco

Sia presente ed efficiente il sistema per la prevenzione di avviamenti involontari

L’operatore indossi idonei occhiali di protezione contro il rischio della protezione di

frammenti

 PRESSA IDRAULICA

VERIFICHE E BUONA PRASSI

L'utilizzo della pressa sia consentito solo al personale autorizzato ed addestrato.

L’operatore si tenga rigorosamente al riparo dal rischio di schiacciamento, anche in

considerazione che la macchina, per sue caratteristiche funzionali, è priva di protezione specifica

La macchia sia disalimentata in occasione di ogni accesso alla zona di lavorazione

Venga prontamente interrotta la lavorazione e disalimentata la macchina ove si avvertano rumorosità

anomale che possano essere attribuite a malfunzionamenti.’abbigliamento dell’operatore sia quello prescritto per il tipo d

 TRONCATRICE A DISCO

VERIFICHE E BUONA PRASSI

Sia presente, integra e correttamente posizionata la cuffia fissa di protezione del disco

Sia presente, integra e correttamente funzionante la semicuffia che lascia scoperto il solo tratto

attivo del disco

Sia efficiente il comando di interruttore a pulsante “a uomo presente” tale che al rilascio del

pulsante stesso la rotazione del disco si arresti

Siano disponibili e correttamente indossati gli occhiali di protezione e gli altri DPI previsti per la

protezione contro il rischio della proiezione di schegge

PRIMA DELL’USO

Controllare che l’utensile non sia deteriorato

Sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature

Verificare il corretto fissaggio del manico

Selezionare il tipo di utensile adeguato all’impiego

Per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le

sbavature dalle impugnature

DURANTE L’USO

Impugnare saldamente l’utensile

Assumere una posizione corretta e stabile

Distanziare adeguatamente gli altri lavoratori

Non utilizzare in maniera impropria l’utensile

Non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una

eventuale caduta dall’alto

Utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia

DOPO L’USO

Pulire accuratamente l’utensile

Riporre correttamente gli utensili

 CARRELLO ELEVATORE

1 Valvola di non ritorno

2 Valvola parzializzatrice di flusso

3 Protezione del conducente completa

di rete metallica

4 Schermo anticesoiamento

5 Dispositivo blocco leve contro

l’azionamento involontario o

accidentale

6 Dispositivo di blocco alimentazione

combustibile, a chiave estraibile


ISTRUZIONI PER IL CORRETTO UTILIZZO

1. Tenere sempre una corretta posizione di guida e, in particolare, non deve sporgersi con le

gambe o col corpo fuori dalla sagoma del carrello.

2. Assicurarsi che il carico sia stabile non deve rotolare o cadere.

3. La visibilità deve essere sufficiente, è inoltre necessario, per non compromettere la visibilità,

marciare col carico il più basso possibile. Ciò va fatto anche per assicurare una maggiore

stabilità durante il moto. E’ comunque buona norma marciare con le forche basse anche a

carrello scarico.

4. E’ vietato il trasporto di persone sui carrelli.

5. I bracci della forca devono essere posizionati opportunamente per non urtare le “palette”;

non usare con i carrelli a forche, palette mancanti in tutto o in parte dei setter verticali, per

evitare slittamento delle palette stesse sulle forche e caduta del carico.

6. Al termine del servizio il carrello va lasciato nel posto ad esso destinato, con le forche a terra

e il freno bloccato.

7. Prima di eseguire lavori sotto le forche dei carrelli occorre puntellare in modo sicuro, contro

il rischio di un improvviso abbassamento ed investimento dell’operatore. E’ opportuno

applicare sul carrello un cartello di divieto d’uso da parte dei non autorizzati carrelli con motore Diesel

 MASCHERA ANTIPOLVERE

 PERICOLI PER CUI OCCORRE UTILIZZARE I DPI

Polveri, fibre

fumi

nebbie

gas, vapori

catrame, fumo

amianto

 SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELL’ATTIVITA’ LAVORATIVA

L’uso degli occhiali di sicurezza è obbligatorio ogni qualvolta si eseguano lavorazioni che possono

produrre lesioni agli occhi per la proiezione di schegge o corpi estranei

le lesioni possono essere di tre tipi:

meccaniche: schegge, trucioli, aria compressa, urti accidentali

ottiche: irradiazione ultravioletta, luce intensa, raggi laser

termiche: liquidi caldi, corpi estranei caldi

gli occhiali devono avere sempre schermi laterali per evitare le proiezioni di materiali o liquidi di

rimbalzo o comunque di provenienza laterale

per gli addetti all’uso di fiamma libera (saldatura guaina bituminosa, ossitaglio) o alla saldatura

elettrica ad arco voltaico, gli occhiali o lo schermo devono essere di tipo inattinico, cioè di colore o

composizione delle lenti (stratificate) capace di filtrare i raggi UV (ultravioletti) e IR (infrarossi)

capaci di portare lesioni alla cornea e al cristallino, e in alcuni casi anche la retina

le lenti degli occhiali devono essere realizzate in vetro o in materiale plastico (policarbonato)

 CUFFIE E TAPPI AURICOLARI

SITUAZIONI PERICOLOSE

Rumore

 SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA

La caratteristica ideale di un DPI contro il rumore è quello di assorbire le frequenze sonore pericolose per

l’udito, rispettando nello stesso tempo le frequenze utili per la comunicazione e per la percezione dei pericoli.

E’ indispensabile nella scelta dei DPI valutare prima l’entità del rumore

Considerato che il livello di rumore è considerato dannoso oltre gli 85 dB(A) (media giornaliera), la scelta del

DPI deve tener conto di diversi fattori, fra cui la praticità di un tipo rispetto ad altri, per soddisfare ogni

esigenza di impiego possiamo scegliere se utilizzare cuffie antirumore, tappetti auricolari monouso o archetti

Verificare che il DPI riporti la marcatura CE, risultando conforme alle norme tecniche nazionali o di altri Paesi

della Comunità Europea


 CALZATURE DI SICUREZZA

 SITUAZIONI PERICOLOSE

Urti, colpi, impatti e compressioni

Punture, tagli e abrasioni

Calore, fiamme

 SCELTA DEL DPI IN FUNZIONE DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA

SCARPE DI SICUREZZA CON SUOLA IMPERFORABILE E PUNTALE DI PROTEZIONE lavori su impalcature,

demolizioni, lavori in cls ed elementi prefabbricati

SCARPE DI SICUREZZA CON INTERSUOLA TERMOISOLANTE attività su e con masse molto fredde o ardenti

SCARPE DI SICUREZZA A SLACCIAMENTO RAPIDO in lavorazioni a rischio di penetrazione di masse

incandescenti fuse e nella movimentazione di materiale di grandi dimensioni

 MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONI PER GLI ADDETTI

Nei luoghi di lavoro utilizzare sempre la calzatura di sicurezza idonea all’attività (scarpa, scarponcino,

stivale)

Rendere disponibile in azienda informazioni adeguate su ogni DPI utilizzato in funzione del rischio

lavorativo



Mansione saldatore



Il Saldatore è un operaio specializzato, addetto alle saldature delle parti che compongono un

manufatto. La sua attività consiste nell'interpretare il disegno, nel leggere gli impianti elettrici, nella

preparazione dei pezzi da saldare, nell'esecuzione dei vari tipi di saldatura, su materiali ferrosi e su

leghe, elettriche e a gas, brasatura e saldobrasatura, nella finitura delle superfici saldate e nella

manutenzione degli impianti di saldatura Opera all’interno di aziende meccaniche di varie

dimensioni, nel reparto produzione, generalmente all’interno di un gruppo di lavoro, e risponde del

suo lavoro al Caporeparto.

Nel suo insieme la situazione di lavoro varia fortemente a seconda delle dimensioni azie ndali e

delle tecnologie utilizzate in produzione.

Il Saldatore, per svolgere il suo lavoro, deve leggere ed interpretare la documentazione tecnica

predisposta, scegliere ed applicare i mezzi ed i metodi più idonei per effettuare la saldatura, pulire e

preparare - con l’ausilio di utensili e di apparecchi - le superfici da saldare, posizionare e fissare i

pezzi, eseguire la saldatura ed effettuare i trattamenti successivi (quali, ad esempio, rifinitura,

asportazione di eventuali sbavature e verifica della tenuta della saldatura). Deve inoltre controllare

il lavoro; eseguire la manutenzione ed il controllo degli utensili, degli apparecchi e degli impianti

utilizzati; registrare i dati tecnici relativi al processo lavorativo utilizzando i moduli predisposti

dall’azienda.


Mansione montatore



L'aggiustatore montatore manutentore meccanico è una figura professionale presente in quasi tutti i

settori produttivi. E' in possesso di conoscenze di tecnologia e disegno meccanico, della tipologia e

del funzionamento delle macchine utensili, degli strumenti e delle attrezzature per l'aggiustaggio,

per la saldatura, il montaggio, il controllo e la manutenzione, nonché di basi di informatica.

Nell'esplicazione della sua professio nalità legge disegni di particolari e complessivi meccanici ed

elettrici, organizza le fasi di lavoro, esegue l'assemblaggio, il controllo e la messa in opera di

particolari, complessivi meccanici ed elettrici, mediante l'uso di strumenti meccanici, elettrici ed

informatici. Effettua il controllo periodico, la ricerca delle principali anomalie e difetti ed esegue la

riparazione. Svolge la sua attività nelle officine e aziende meccaniche e metalmeccaniche
MANSIONE CARRELISTA

Normalmente in un'azienda esistono uno o più carrelli a motore chiamati anche “muletti” per tutti quei lavori di sollevamento e trasporto utili alle lavorazioni delle linee di produzione, degli immagazzinamenti e spedizioni.L’impiego dei “muletti” deve essere consentito soltanto a guidatori debitamente istruiti ed autorizzati che, dopo una specifica selezione attitudinale e un adeguato periodo di addestramento teorico-pratico, abbia dato dimostrazione di essere abile ed idoneo alla guida ed all’esecuzione delle operazioni, (UNI ISO 3691).


Tale “idoneità” deriva dall’acquisizione, da parte del lavoratore, di conoscenze tecniche e/o di esperienze operative che lo rendano preparato ad affrontare e prevenire i rischi connessi alla condotta del carrello.
Questo il concetto fondamentale che verrà ribadito in più riprese.

La sicurezza e il funzionamento di un carrello dipende, in larga misura, dal modo
in cui il personale incaricato manovra il carrello stesso. La conoscenza delle principali norme di sicurezza e la pratica della manovra sono i requisiti fondamentali di ogni carrellista. È necessario quindi che si utilizzi personale particolarmente idoneo e tecnicamente preparato all'uso corretto del mezzo. Tale necessità deve essere avvertita dai Datori di Lavoro anche per assolvere all'obbligo previsto dall'art. 4/b DPR 547/55 che devono “rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici”.

La scadenza degli interventi di manutenzione deve essere definita anche tenendo conto delle ore effettive di funzionamento del carrello, così da poterla adeguare in caso di uso intensivo non programmato (es. lavori stagionali, esigenze temporanee di effettuare lavoro su turni avvicendati ecc.. ).
Le regole per il guidatore comprendono le seguenti principali categorie:
– regole generali;
– movimentazione del carico (sollevamento ed impilamento);
– traslazione (guida);
– compiti del guidatore per il mantenimento in buono stato del carrello.
La mancata osservanza di tali regole può provocare:
1) serio pericolo di lesioni per il guidatore o altre persone;
2) danni ai materiali.

La sicurezza della macchina è garantita dal costruttore solo se viene usata secondo le modalità e le previsioni d’uso stabilite.
Le modalità d’uso corrette devono essere quindi indicate nel libretto d’uso e manutenzione, obbligatoriamente fornito dal costruttore insieme alla macchina stessa.
Ne consegue che è obbligo del datore di lavoro esigere che il conducente del carrello prenda completa visione del libretto, ed attuare azioni per la verifica della comprensione di quanto in esso contenuto.

È necessario quindi parlare del mestiere di “cartellista” appunto per definire requisiti e compiti richiesti per lo svolgimento di queste mansioni, e di idoneità a compiere in modo corretto tutte quelle operazioni tecniche e di comportamento che sono determinanti ai fini della incolumità propria e della sicurezza delle persone che operano nelle aree dello stabilimento.

L'uso di queste macchine però, non sempre è affidato a persone che hanno conoscenze e capacità professionali tali da garantire un proficuo ed appropriato utilizzo del mezzo in condizioni di sicurezza.
Vista la pericolosità dei carrelli, per chi li utilizza e per gli altri lavoratori, è consigliabile e obbligatorio affidarne l'utilizzo a lavoratori incaricati che perlomeno siano legittimati a condurre un autoveicolo, cioè che siano in possesso di patente di guida.
In caso di infortunio, la circostanza di aver adibito alla mansione di carrellista un lavoratore sprovvisto di patente di guida costituirà certamente in colpa il datore di lavoro per aver affidato il compito a persona inidonea.

In considerazione a quando detto e prendendo atto degli artt. di legge a seguito descritti sarà preciso obbligo del datore di lavoro consentirne l’uso dei muletti solo al personale incaricato e debitamente formato.

L’art. 4, comma 5, lett. c), del D.Lgs 626/94 prevede che il datore di lavoro: “nell’affidare i compiti ai lavoratori tiene conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza”.
L'art. 35 comma 5 del D. Lgs. n. 626/94 prevede che l'utilizzo di attrezzature che, per i rischi che comportano, richiedono conoscenze e responsabilità particolari siano affidati a lavoratori all'uopo incaricati, e specificamente formati ai sensi dell'art. 22 D. Lgs. n. 626/94.
L'articolo 37 del D. Lgs. n. 626/94 dispone che il datore di lavoro deve provvedere affinché “i lavoratori incaricati dispongano di ogni informazione e di ogni istruzione d'uso necessaria in rapporto alla sicurezza” e relativa alle condizioni di impiego delle attrezzature ed alle “situazioni anormali prevedibili”.
Ciò implica l’obbligo di “richiamare l'attenzione dei lavoratori sui rischi cui sono esposti, sulle attrezzature di lavoro presenti nel loro ambiente immediato di lavoro nonché sul relativi cambiamenti se si riferiscono alle attrezzature dell'ambiente immediato di lavoro, anche se essi non le usano direttamente”.

Le specifiche qualità richieste per l'idoneità al mestiere di carrellista sono:
- integrità fisica;
- vista ed udito buoni;
- prontezza dei riflessi;
- attitudine a valutare il peso, la stabilità e l'equilibrio dei materiali;
- valutazione esatta delle dimensioni, delle distanze, dello spazio e delle velocità;
- percezione dei colori
- coordinamento dei movimenti;
- senso di responsabilità e di prudenza;
- temperamento calmo e riflessivo.

Infine non si può trascurare, che durante la guida di un mezzo di trasporto tra le linee dei reparti, nei magazzini, sui piazzali, i comportamenti da tenere devono essere chiari per avere garanzie oltre che di un servizio corretto anche di condizioni di sicurezza rispettate.

L'articolo 38 del D. Lgs. n. 626/94 stabilisce l'obbligo generale dei datori di lavoro di assicurare che i lavoratori incaricati di usare le attrezzature di lavoro ricevano una formazione adeguata sull'uso delle attrezzature di lavoro, ed un obbligo specifico di addestramento per uso di attrezzature a rischio particolare, obbligo sanzionato con l’arresto da tre mesi a sei mesi o con l’ammenda da euro 1549,00 a euro 4131,00.

Le norme non richiedono che il datore di lavoro dia “prova” dell'attività formativa effettuata attraverso un attestato, una patente o un qualsiasi altro documento.
Ciò nonostante è sicuramente utile e opportuno che di questa attività resti traccia
documentale, da inserire nel fascicolo di valutazione dei rischi, anche per la verifica e la programmazione dei successivi interventi formativi.
Le norme non indicano inoltre il soggetto “competente” a fornire questo tipo di addestramento. Non ci sono pertanto limitazioni in questo senso. É il datore di lavoro che deve effettuare la scelta della migliore soluzione tenendo ben presente che l'obiettivo non è l'attestato ma costituire in azienda le figure preparate a gestire in piena sicurezza ed efficienza, ovvero con professionalità, le attrezzature sulle quali l'azienda ha investito risorse.

Si possono quindi elencare i compiti che deve svolgere un conduttore di carrelli oltre agli obblighi già definiti dal legislatore all'art. 6 del DPR 547/55.
Questi compiti tendono a soddisfare gli obblighi di cui sopra facendone un preciso profilo professionale di una mansione caratteristica all'interno dell'azienda.

Le operazioni di carico e scarico del proprio mezzo, se non coordinate da persone responsabili per la presenza di altre persone ammesse, sono autonomamente decise dal carrellista, per cui egli deve essere in grado di eseguire diverse valutazioni riguardanti il posizionamento del mezzo, le capacità di sollevamento del mezzo, le condizioni di staticità del carico, le aree di manovra e l'esecuzione di queste in condizioni di stabilità, tenuto conto del “traffico” delle aree di avvio e di deposito.

È quindi da escludere qualsiasi comportamento che possa condizionare in modo negativo la sicurezza come ad esempio l'uso improprio del mezzo quali, esecuzione di giochi a bordo del mezzo o esecuzioni di operazioni o manovre non di competenza (es. spingere altri carrelli, che comunque possono compromettere la sicurezza delle persone, ecc.), asportazione o manomissione dei dispositivi di sicurezza.
Il carrellista deve mantenere efficiente il mezzo, usare i mezzi protettivi e segnalare al proprio Capo le manchevolezze relative, ogni incidente accaduto durante il servizio.
Capo reparto metalmeccanico

Il Capo reparto coordina e controlla i gruppi di lavoro che operano in un singolo reparto di produzione. Il Capo reparto ha compiti di gestione e coordinamento e si relaziona con il Responsabile della produzione. Ha responsabilità verso i clienti, intrattiene rapporti col Responsabile qualità , con l’area magazzino, con l’area collaudo e con i tecnici dell’area progettazione.
Questa figura professionale può essere impiegata in un’azienda di grandi, piccole o medie dimensioni come lavoratore dipendente, anche se per il tipo di responsabilità del quale è investito nelle aziende di più moderna concezione, egli è assimilabile per certi versi ad un “manager” responsabile sia verso il cliente interno, si verso il cliente esterno. Gode quindi di una discreta autonomia d’azione, pur nel rispetto delle indicazioni del Responsabile di produzione e delle politiche e strategie aziendali.



I compiti del Capo reparto si possono così riassumere:

- controllo e coordinamento del progresso delle lavorazioni
- controllo dei tempi e intervento in caso di problemi sia di tipo tecnico, sia di gestione del personale
- verifica del numero di addetti – verifica delle attrezzature e dei materiali
- valutazione dei tempi necessari e dei tempi effettivamente impiegati secondo gli standard di riferimento proposte di miglioramenti e modifiche nei processi di lavoro.



REQUISITI

Al Capo reparto vengono richieste la capacità di assumere compiti di responsabilità, la conoscenza dei prodotti e delle procedure dei macchinari, la capacità di quantificare il fabbisogno di materiali, di prevedere i tempi e i metodi di fabbricazione per rispettare le esigenze sia del cliente, che dell’azienda, pianificare e gestire i termini di consegna. Deve conoscere la normativa e il contratto di lavoro, oltre che possedere una serie di conoscenze tecniche relative a tutte le fasi di lavorazioni di cui è supervisore e responsabile




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